Confartigianato Terni ha rappresentato con forza all’Amministrazione Comunale la considerazione che, sia i contenuti particolarmente impattanti, sia le modalità scelte per l’entrata in vigore della nuova normativa ZTL hanno creato una situazione delicata per la quale sono bastati pochi giorni per evidenziare una serie di criticità tecniche oggettive di non facile ed immediata soluzione.
Confartigianato Terni conferma di aver svolto prima dell’emanazione del presente regolamento un lungo confronto con l’AC che, grazie alla disponibilità della stessa amministrazione, ha già portato ad adeguamenti importanti per le categorie economiche rappresentate dell’artigianato, del commercio e delle PMI.
L’Associazione ha espresso l’opportunità all’AC di diminuire il tasso di conflittualità che si sta verificando su questo tema ribadendo che le necessità di accesso delle categorie economiche hanno natura oggettiva e spesso dipendono direttamente dalla filiera dei trasporti, cioè dalla organizzazione delle attività di soggetti terzi che agiscono a livello nazionale e internazionale e che perciò non sono modificabili con una normativa locale.
Avendo pertanto verificato già in questi primi giorni l’impossibilità/indisponibilità dei soggetti facenti parte della filiera dei trasporti a recepire le fasce orarie ipotizzate, Confartigianato Terni ha richiesto, con forza, trovando la disponibilità dell’AC, nel pieno rispetto degli obiettivi alla base della nuova regolamentazione, di avviare una riflessione in vista, in primo luogo, di un assestamento concordato delle fasce orarie stesse di accesso per renderle più aderenti alle necessità dei sistemi logistici e agli orari degli esercizi localizzati.
l’AC ha recepito e dimostrato la disponibilità ad accogliere le richieste che sono state formulate nell’incontro, fin da subito attraverso quanto consentito dagli strumenti di flessibilità già disponibili (ordinanze e attivazione della “Commissione Permessi” prevista dall’art.24 del nuovo regolamento ZTL attualmente vigente). Inoltre, ha dato la disponibilità ad avviare in tempi brevissimi un processo di adeguamento del regolamento che dia risposte definitive alle criticità evidenziate, e a quelle che potrebbero ancora emergere nel breve lasso di tempo sopra richiamato, al fine di pervenire a una formulazione stabile e condivisa della normativa, con armonizzazione degli strumenti di regolazione, comunque prima dell’estate.
Le criticità esposte nell’incontro, che saranno formalizzate da Confartigianato Terni quanto prima per avviare il processo di modifica della normativa riguarderanno:
- La semplificazione delle norme e la chiarezza interpretativa
- La revisione delle Zone interdette attraverso un sostanziale ampliamento delle categorie con permesso di accesso (taxi e interventi tecnici urgenti, fascia pomeridiana per il carico scarico)
- La previsione di fasce orarie di accesso per carico scarico (permessi C commercio e permessi M merci) più ampie e coordinate con gli orari degli esercizi. Le necessità di accesso degli odontotecnici.
- L’estensione h24 dei permessi A (artigiani)
- L’estensione delle categorie che possono richiedere il permesso ST (Servizi tecnologici) e il rilascio sulla base del numero degli “addetti” comprendendo quindi anche i titolari, i soci lavoratori e i collaboratori familiari.
- L’estensione dell’accesso per trasporto preziosi
- Prevedere anche per i permessi giornalieri la fascia pomeridiana di accesso.
- L’estensione delle categorie che possono accedere per intervento urgente con giustificativo da trasmettere nelle 72 ore.
Nell’incontro si è concordato che non è desiderabile inserire difficoltà operative nello svolgimento delle attività delle imprese localizzate, anche e soprattutto ai fini della vivibilità del centro città.
Confartigianato Terni nell’incontro ha apprezzato l’impostazione pragmatica e collaborativa dell’AC in vista della composizione degli interessi legittimi dei vari soggetti coinvolti e la consapevolezza che l’intervento regolatorio trova la sua ragione d’essere nell’intento di armonizzare le attività del centro città e garantirne la sua adeguatezza come luogo di lavoro e residenza, come ambiente di sviluppo delle imprese, come sede di eventi culturali e sociali nell’interesse di tutti, evitando ogni rischio di marginalizzazione del centro e delle imprese localizzate.
Sottolineiamo, inoltre, che molte resistenze e incomprensioni si sono generate a causa di un complesso di fattori: una campagna informativa che poteva essere più efficace, la scelta da parte dell’Amministrazione di utilizzare strumenti normativi diversi che si sono sovrapposti e l’opportuna introduzione di nuovi strumenti di flessibilità come la “commissione permessi” che necessitano di un rodaggio. Per tutti questi motivi abbiamo espresso la sentita esigenza di chiarezza e facilità applicativa delle norme, che può essere raggiunta solo con una modifica del regolamento attuale; quindi, con un nuovo passaggio in Consiglio Comunale che riconduca e uniformi tutta la normativa all’interno del regolamento stesso (norme regolamentari, ordinanze, norme transitorie) e dia un assetto stabile e condiviso al centro città.